Partendo dal presupposto che i rifiuti non sono un problema tecnologico, ma un problema di progettazione industriale, l’Agrumi-Gel ha concluso negli ultimi anni il progetto di chiudere il proprio circuito industriale producendo una quantità di rifiuti vicina allo zero. Tale progetto ha permesso la minimizzazione della produzione di rifiuti, l’ottenimento di sottoprodotti e il conseguente ingresso in nuovi mercati, l’ottenimento di un’ottima immagine verso l’esterno e la consapevolezza di operare in modo da rendere minimo il proprio impatto con l’ambiente. Il processo produttivo di un’azienda agrumaria produce principalmente due rifiuti: il pastazzo di agrumi (quantitativamente pari al 50-60% della frutta processata!) e le acque reflue. Il problema del pastazzo di agrumi è stato risolto dall’Agrumi-Gel utilizzando il “rifiuto”, convertendolo in un prezioso input per il processo produttivo di scorza secca per mangimistica e scorza secca per pectina. Le acque reflue vengono invece introdotte in un sistema di depurazione che si conclude con la produzione di “preziosissimo” biogas attraverso l’utilizzo di due digestori. Queste attività non portano alcun utile all’azienda, ma generano costi. Questi costi da un lato sono nettamente inferiori a quelli che altrimenti si sosterrebbero per smaltire legalmente i rifiuti. Dall’altro, si scontrano con chi, smaltendo illegalmente tali rifiuti, realizza costi notevolmente bassi.
Discorso a parte va fatto per le acque di lavaggio e il liquido di pressatura reflui del processo di essicazione delle scorze e per le polpe e cellule reflue del processo di raffinazione dei succhi che vengono utilizzati per la produzione di distillati. Quest’ultimo processo è il nostro fiore all’occhiello. Di seguito l’estratto di un articolo che ci riguarda:
L’Etanolo da Scarti di Agrumi: Idea Americana? No, Siciliana
Negli ultimi tempi la produzione di etanolo da scarti da biomassa cellulosica, in particolare agrumi, sembra fare notizia. Una società della Florida, InoesBio, starebbe per commercializzare quella che viene definita dalla stampa specializzata la “prima fornitura di etanolo all’arancio”. Finanziamenti milionari, anche statali, avrebbero contribuito a trasformare il sogno in realtà.
Negli USA, l’idea di investire nei biocarburanti da residui della lavorazione degli agrumi risale agli impegni presi nel 2009 nell’ambito della legislazione sulle energie rinnovabili, con tanto di soglia di produzione, da cui l’industria americana è distante anni luce, fissata a un miliardo di galloni. Nello stesso anno il Dipartimento per l’agricoltura Usa (USDA) annunciava di aver messo a punto il processo di trasformazione dagli scarti di agrumi che, dopo quasi un lustro, potrebbe dare i frutti sperati.
C’è però un’azienda siciliana che ha bruciato sul tempo tutti, e senza poter contare sugli aiuti pubblici. La Agrumi-Gel, sede in provincia di Messina, ha iniziato le attività di ricerca e sviluppo nel 2005 e produce etanolo dai propri scarti di produzione proprio dal 2009, ovvero quando altrove nel mondo si è cominciato a lavorare su un’idea ancora in fase di studio ed evoluzione.
Inoltre, il nostro distillato è stato approvato per l’uso umano, ampliando in questo modo il suo campo applicativo sino ad ora limitato all’utilizzo come base per la produzione di BIO-Carburante. L’aumentare delle sue applicazioni genererà un progressivo e più che proporzionale aumento delle possibilità di mercato del prodotto. L’obiettivo dell’azienda resta quello di valorizzare ulteriormente i prodotti ottenuti dalla trasformazione degli agrumi e, proprio per questo motivo, la ricerca non si ferma. L’ Agrumi-gel ha così avviato una fitta collaborazione con diverse Università Italiane (gli Atenei di Palermo, Messina e Salerno, nonché l’Università La Sapienza di Roma e la scuola Normale Superiore di Pisa) al fine di rendere ancora più prospero il proprio settore di Ricerca e Sviluppo. La ricerca ha come obiettivo nel breve termine quello di mettere a punto la produzione di lieviti, muffe e proteine per l’alimentazione nella zootecnia e la produzione di ammendante essiccato biologico da utilizzare nell’agricoltura; ovvero la valorizzazione degli scarti delle lavorazioni di agrumi attraverso lo sviluppo di processi produttivi, in cui essi sono input, mirando all’ottenimento di output commercializzabili. Varcare nuove frontiere mentre se ne scoprono di nuove rende il settore R&S un’eccellenza per l’azienda Agrumi-Gel.